giovedì 29 gennaio 2015

Rifatemi i soldi del biglietto...

Ubriaca.
Ubriachissima.
Mi sembra di essere su The Truman Show.
Non voglio autocommiserarmi ma...
Ho mentito...a me stessa, agli altri ma soprattutto a me stessa.
Per me aprirmi così a qualcuno non è stato facile. Diciamoci la verità ...dopo 10 anni passati a prendere e dare bastonate, lasciarmi andare a qualcuno al punto da raccntargli tutto di me, al punto da farmi vedere sciocca e senza difese...al punto da farmi vedere struccata e in leggings per Dio....per me questo è aprirsi...sono stata stupida e avventata. Io e questa stronzata romantica che capisci che la persona accanto a te è quella giusta quando ti senti te stessa....STRONZATE.
Ho 28 anni suonati e nessuna teoria che ho avuto e appreso fin ora ha funzionato.
Eccomi qui , sulla moquette grigia della mia stanza, attorno a me sembra che sia esplosa una bomba.
La fidata bottiglia di vino rosè al mio fianco. Suonerà alcolista ma fin ora è l'unica cosa che non mi ha mai deluso.
Fumo la quattordicesima sigaretta e non so più onestamente cosa pensare.
MI dicono tutti che mi piace complicarmi la vita. Ma diciamoci la verità ....certe cazzate mi sono capitate.
NOn mi sono cercata nulla di quello che mi è successo. Devo forse diventare una di quelle stronze frustrate, emotivamente stitiche che ringhia ogni volta che si avvcina un uomo? Piuttosto mi ammazzo.
Ho sempre cercato di non fare pagare al numero 2 quello che ha fatto numero 1.
E forse è quello l'errore. Forse dovrei portarmi dietro un taccuino in cui appunto tutte le volte che mi hanno fatto male e leggere  e rileggere finchè non mi viene voglia di chiudermi in un fottuto eremo. O in clausura, murata viva come la monaca di Monza.
Ho  mentito e l ho capito solo oggi.
MI sono vista con Lewis per un caffè.
Eccomi qui, seduta nel mio ristorante , dopo 9 ore a lavoro, alzata all'alba. Mi sono pure cambiata per non sembrare una folle.
Eccomi qui con i miei colleghi che mi sorridono convinti che mi aspetti un appuntamento galante.
Sapessero..
Avessi saputo mi sarei ficcata un pigiama, avrei affittato tutte le stagioni di sex and the city ,si anche i film, e avrei comprato 5 pizze, una per me e le altre 4 per le mie personalità multiple.
Invece no, eccomi che guardo l'orologio, Sono le 16:15 . Esco nella neve....una nevocata folle....aspetto sul marciapiede e vedo nella foschia Lewis.
MI avvicino...mi è mancato, lo saluto e mi faccio piccola tra le sue braccia, mi è mancato.
Ci avviamo verso Leaf la solita caffetteria, lui chiacchera dle più e del meno io non riesco nemmeno a respirare per il freddo, ho le mani viola, poi bianche. Ok è ora di entrare al caldo prima che muoia di ipotermia...sarebbe stata un opzione sicuramente più eccitante di quello che mi aspettava.
Speravo di trovarmelo davanti e non provare nulla ma non sta andando così, mi è mancato.
Entriamo da Leaf, non hanno torte, ce ne sono due tristissime. MI rifiuto, lo prendo per mano ed sco.
"Andiamo là..alla Bakery sai, a un paio di porte di distanza"
Mi segue senza protestare.
Apro la porta e già punto i cupcakes sul bancone....ma qualcos'altro attira la mia attenzione...qualcos'altro a due tavoli di distanza.
Quei capelli neri...non può essere.
Quegli occhi.
Quello stupido cappotto,,,,
Rick...
NO.
No..
Dio ti prego NO,
MI vede, vede Lewis . E so già cosa pensa....che mollato uno sono passata all'altro....e diciamoci la verità non è forse questo quello che ho fatto? Magari non intenzionalmente....Ho provato solo a seguire il cuore e guarda dove cristo di Dio mi ha portata.
In una caffetteria con le persone che mi hanno promesso cielo e terra e poi mi hanno mandata al diavolo...nello stesso momento, nello stesso posto.
Non posso scappare.
Chiedo un tavolo per due e quella povera incosciente della cameriera mi da il tavolo accanto al suo. MI rifiuto...
"MA NON POSSIAMO SEDERCI IN FONDO?" Chiedo al limite della disperazione. Lewis non capisce, Rick capisce male.
Mi vado a sedere al limite dell'isteria.
MI sento come un cane braccato.
No NO NO.
Sono 10 giorni che mi chiedo come sarebbe stato rivedere Lewis, dovevo concentrarmi sui miei sentimenti e per un motivo o per un altro non riesco a scindere l'uno dall'altro.
Il signore me li mette e toglie da davanti nello stesso momento.
Mi concentro su Lewis. Rick è dietro di me, alle mie spalle, letteralmente nel mio passato.
Ok sarà anche seduto li, ma non fa piu parte di me.
Lewis si toglie il cappello  e i suoi stupidi capelli disordinati sono tutti all'aria, glieli sistemo. MI è mancato. Beviamo il caffè...gli rubo un pò della schiuma del cappuccino e sono triste pensando alla spensieratezza con cui lo facevo prima.
Mi parla dei mille progetti universitari e lavorativi e piu parla piu sprofondo....non ha tempo. Non ha tempo per me, non c'è spazio nella sua vita per me.....di nuovo.
Aveva detto che si sarebbe dato una regolata , che avrebbe sistemato i suoi problemi....invece a quanto pare sono stata messa di lato per degli impegni universitari...non posso fare  ameno di sentirmi inutile...svalutata.
Mi irrigidisco, iniziamo a discutere.
"Eri pazzo di me....non riuscivo a impedirti di mandarmi sms,camminavi miglia per me, mi pensavi tutto il giorno o cosi dicevi, non smettevi di baciarmi. Mi facevi sentire come una dea e poi una mattina ti alzi e decidi che devi pensare a te....sarai pure un bravo ragazzo ma.....com dovrei sentirmi?"
"Lo sai che tengo a te, alla fine rimango della mia scelta" mi guarda disperato" pensavo avessi capito pensavo fossi daccordo"
"Lewis non hai smesso un fottuto secondo di mandarmi sms.... è divertente come tu mi dica che sei troppo impegnato , che sei emotivamente non disponibile , che non vuoi una relazione ma mi mandi sms ttt il giorno chiedendomi come sto, cosa ho mangiato e come mi vanno le giornate.
E poi ecco...la consapevolezza mi colpisce come u treno in corsa.....era solo gentile.
Ahhhhhh ho infranto la mia unica regola. Mai fidarsi delle persone buone con tutti, non sai mai se agiscono perchè sono davvero interessate o perchp hanno la sindrome di Madre Teresa di Calcutta.
Ne parliamo, allontano il piatto di Brownies....devo smetterla di ordinare cibo che mi piace in queste situazioni....è come mettere la propria canzone preferita come sveglia...finisci con odiarla.
Più parliamo piu mi rendo conto che lui è felice cosi...mi inferocisco...."Ti avevo detto di smetterla di dirmi quanto fossi bella, attraente ed emozionante....ti avevo detto che è quello che mi dicono sempre tutti prima di andare via per sempre,...ti avevo detto che non era il momento di giocare con me.
 Cristo,"
"Pensi lo abbia fatto intenzionalmente? Non ti ho usata come un oggetto...è capitato.
"è capitato....è come essere investiti da un bambino ubriaco...non lo ha fatto apposta, è capitato...sicuramente nessuno voleva farmi  male intenzionalmente ma ora sto male...fa male....E NON è COLPA DI NESSUNO SE NON MIA CHE HO DECISO DI ATTRAVERSARE LA STRADA?"
Non sa cosa dire, non ho piu coglia di sentirlo.
"Ok, questo è quello che accadrà,  tu non dirai più una sola parola, io pagherò il caffè , mi alzerò e non ti voglio mai più sentire o vedere,...perchè scoprire che sei rimasto accanto a me per gentilezza quando pensavo che fosse perchè in realtà avessi sentimenti ancora vivi per me...non ce l afaccio capiscimi. Come ...COME ho potuto pensare di avere lo stesso impatto su di te che tu hai avuto su me. Questa è casa tua, hai i tuoi amici , la tua vita, sono solo una ragazza con l'accento strano e i capelli rossi ,,,una novità,,,quella notte di capodanno hai pensato che forse con me saresti cambiato che forse avrei potuto "aggiustarti" e come tutti gli altri jai capito che non posso fare il miracolo e mi hai messo di lato, Dio...pensi di essere il primo? Mettiti in fila."
"Pensavo avessi capito...non so cosa dirti.."
"Ti ho detto di non dire più nulla Lewis. Qui ci sono i soldi, Goodbye."
Afferro la borsa, le guance infuocate, fa il gesto di alzarsi e seguirmi ma sono più veloce, scatto in piedi e vado via e non me ne frega un cazzo se Rick mi sta guardando...se Rick ha sentito".
Esco, il freddo è sconcertante...mi metto alla fermata, il vento mi flagella la faccia e le mani, le lacrime mi si ghiacciano negli occhi, tutto il corpo è scosso dal tremore per il freddo.
Piango nell'autobus.
Con il trucco giù per le guance entro In un negozio e compro una bottiglia di vino...
Non ce la faccio più.
Sto combattendo per la vita che voglio, per la mia indipendenza , non appena mi convinco che forse sola è meglio arriva qualcuno con le giuste parole e i giusti atteggiamenti .
La cosa che mi scassa di più la minchia è che ho letteralmente consumato un tubetto di perfettoe costosissimo eye liner per queste teste di cazzo.

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