sabato 11 ottobre 2014

Beatles e cupcakes

É ufficiale, ho un problema con l'alcool .
 Torno a casa dopo un giro di perlustrazione del centro di Liverpool, stanca morta e desiderosa di vino  ma niente, apro il frigo e mi trovo a fissare del bacon che è lì da talmente tanto tempo che ricambia lo sguardo. Inizio a scavare nel frigo tipo orso di Yellowstone nella cesta da picnic ma nada, Maia si è scolata tutta la bottiglia di ieri , la domanda giusta non è perchè ma QUANDO??Ma che ha il sonnambulismo alcolico?  Mi arrendo e con i pantaloni del pigiama me ne vado al tabacchino più vicino ( praticamente in Tibet) , entro e prima di me c'è una ragazza ricoperta di croste in faccia tipo crackomane , inizia a parlare con la voce di una che il crack se lo spolvera la mattina sui cereali, grazie a Dio capisco che è follia persino per gli standard inglesi perchè il ragazzo indiano dietro il bancone alza il sopracciglio e mi guarda stupito, ci guardiamo e scoppiamo a ridere...pessima, pessima idea , Jamal ( ho deciso che è il suo nome ) è protetto da un vetro spesso 8 cm, io no e lei se ne accorge e inizia a parlarmi a raffica... non capisco una fava, intimorita afferro la mia bottiglia di vino e corro fuori prima che decida di infilare anche me nella pipa per il crack. Sulla via di casa noto con estremo dispiacere che le persone qui intorno sono quantomeno inquietanti , ma perchè devono camminare incappucciate ,con le mani in tasca e la schiena ricurva ? Già che è sera, già che le strade sono semibuie, dovete per forza sembrare dei criminali ? Mai che incontrassi una su tacchi alti Prada e Louis Vouitton al braccio.
Raggiungo casa incolume e mentre apro la bottiglia di vino più scemo che io abbia mai bevuto ( prendete nota , mai bere Echo Falls dalla California ) , faccio un resoconto mentale della giornata.
É iniziata alle 8:30 stranamente, siamo riuscite ad alzarci per andare a vedere una casa.....che esperienza deprimente, seconda solo all'aggiornare il curriculum vitae.
 Arriviamo dopo quella che è sembrata mezz'ora di taxi , è alla fine di una strada in un quartiere residenziale semiquasi deprimente, ci aspetta un ragazzo irlandese che ci mostra quella che secondo me è una riproduzione fedele delle casette di Polly Pocket, porte basse, soffitto basso e stanze minuscole, spiega il tutto con una parlata alla Hugh Grant.. un pò meno sexy e un pò più confuso e balbettante , mi fa vedere la stanza che dovrebbe essere mia e nemmeno lui lì riesce a difendersi, lo guardo con il sopracciglio alzato e lui sconfortato mi dice "lo so, non è enorme"....beh dipende da che punto di vista guardi la cosa, per gli standard di una casa delle bambole è abbastanza ampia ma diciamoci la verità ,dovrei vivere con tutti i miei vestiti addosso per avere lo spazio per entrare.
Usciamo affrante e chiedo a Naomi di mostrarmi un pò di questa famosa Smithsdown Road... a quanto pare piena di ristoranti, pub e caffetterie, già mi immagino una strada graziosa con tanti tavolini fuori e invece mi trovo in una specie di centro storico gelese, sembra una strada tangenziale, i ristoranti sono in realtà fish and chips cinesi (?) , le caffetterie sono delle stanzone squallide e i pub ..beh c'è un solo pub ...enorme ...ma unico, inizia a piovere e mi sembra tutto più familiare, poi mi rendo conto...qualcuno di voi ha mai visto Billy Elliot ? Avete presente il quartiere misero e triste in cui vive a New Castle e da cui poi ovviamente scappa a suon di tip tap e piroette? Ecco, identico... solo che io non vivrò mai qui e non so nemmeno ballare il tip tap e soprattutto non sono Billy Elliot quindi mi ficco nel primo taxi che trovo e torno a casa vicina alla disperazione.
Pranzo velocemente ed esco di nuovo, qualcuno deve avere pagato la bolletta solare qui a Liverpool perchè finalmente un paio di raggi di sole riescono a fare a pugni con le nuvole e tutto è più luminoso. Vado in centro spedita...no non è vero mi fermo mezz'ora nel viale sotto casa a fare foto di me che calcio le foglie autunnali con i miei nuovi stivaletti, comunque dicevo , tra un foto e l'altra arrivo in centro ed eccomi davanti al famoso cupcake shop, decido di dargli un altra chance ed entro...un simpatico e quanto mai gay ragazzo mi serve , gli chiedo se hanno red velvet e felice mi dice "Sure ", siamo tutti e due così esaltati che per poco non ci abbracciamo, la compro e decido di mangiarla più tardi. Cammino e cammino e cammino e tutta la popolazione di Liverpool è in giro , incontro persone di tutti i tipi , ragazze madri , grezzissimi ragazzi perfettamente depilati che mi fanno sentire come la sorella bassa dello Yety  e ragazze con dei bigodini in testa....mi fermo e guardo meglio...si sono bigodini, quella tipa è vestita di tutto punto e in testa ha 459 bigodini...ma per la pace degli angeli celesti non hai una casa tesoro? Perchè io ho perso tempo a passarmi la piastra in camera mia allora ? Domani esco direttamente con l'accappatoio e chi mi ama mi segua.
Seguendo la mappa riesco a trovare il famoso Cavern Club in cui i famosissimi Beatles hanno iniziato a suonare ed è solo un semplice club in una traversina....scatto un milione di foto e poi mi rendo conto che in realtà a me dei Beatles non è che me ne freghi fino a questo punto....mi sposto verso i docks, ovvero la zona del porto....in realtà mi perdo e seguo l'ondata di umidità....ad un certo punto ho i capelli quasi afro e sono certa di essere ad un passo dall'acqua e TADA' ....zona da sogno, il fiume è stupendo e si immette nel mare proprio nel punto in cui arrivo io , ci sono tre palazzi enormi, che poi scopro essere soprannominati le tre grazie, uno sembra San Pietro a Roma, l'altro sembra una specie di palazzo alla Signore degli Anelli e il terzo ...beh quello deve essere " grazie al cazzo " perchè francamente è solo un palazzo bianco. Faccio 5 mila foto e inizio a sentirmi un pò sola, calcio i sassolini con i mie splendidi stivaletti e mi stringo nel cappotto che ho fregato a Naomi, che cavolo ci faccio qui? Mi sento sola, non ho nessuno a cui mostrare queste meraviglie  e non parlo con anima viva da 5 ore piene e chi mi conosce sa che è un totale record.
Entro in una caffetteria che si chiama "The fab 4" e ha le vetrate ricoperte di stampe delle facce dei Beatles...mi chiedo se saranno stampati anche sulla carta  igienica, entro e ordino un caffè ad un socievole ragazzo con degli enormi occhi azzurri ( qui tutti hanno degli enormi occhi azzurri, Dio li abbia in gloria) chiaccheriamo un pò.
Ragazzo con occhi blu : Sei qui da molto ?
Io : no giusto una settimana ma non sono sicura di amare Liverpool
Ragazzo con occhi blu spalanca gli occhi oltraggiato ...merda...forse non dovevo dirlo.Recupero.
Io : però questa zona è splendida davvero, se solo capissi quello che dicono le persone di qui, l'accento è una tragedia.
Ragazzo con gli occhi blu smette di essere socievole, apre ancora di più gli occhi già abnormi e mi chiede se ho intenzione di insultare Liverpool ancora per molto...Merda, forse dovrei solo zittirmi, sono andata a sbattere contro il fronte "Liverpool è bella". Grazie a Dio si rilassa e facciamo due chiacchere, esco sentendomi un pò meglio e mi siedo sul lungofiume...io , la musica nostalgica...mi sento sola, mi salgono 2 lacrime e scendono insieme al mio eyeliner...che palle...mi do una sistemata e decido che è ora di mangiare quel famoso cupcake...e SOMMA DELUSIONE...quel negozio avrà presto a che fare con i mie avvocati...la glassa è evidentemente al burro e CHIUNQUE sa che la red velvet va con la glassa al formaggio , l'impasto ha un che di mentato ed è coperto di glitter...É UN DOLCE PORCA MISERIA NON UNA CORONCINA PER IL COMPLEANNO DI UNA BAMBINA DI 6 ANNI....la mangiucchio un pò e mi rendo conto che hanno artisticamente deciso di dare a questa cupcake un cuore di Nutella....credo che tutti i concorrenti di Bake Off siano appena morti. Sdegnata e più triste di prima lancio tutto ad un gabbiano grosso come un aquila reale del Colorado e nemmeno lui se la sente di finirla, mi sento molto Carrie Bradshaw quando va a vivere a Parigi con il russo e si trova sempre sola e si siede su una panchina di fronte la Senna a mangiare sconsolata un Pretzel...ok , non sono bionda, figa, ricca,vestita Chanel e senz'altro non ho un fidanzato russo che mi aspetta all'Hilton ma ho reso l'idea per chi guardava Sex and the City.
Bevo il mio caffè e sento altre  2 lacrime minacciare il mio makeup, mi asciugo la faccia e mi dirigo verso le inferriate per scattare qualche foto , solo che mi rendo conto di non sapere cosa sto guardando...che fiume è ? che mare è ? Oddio maledetta ignoranza, mi avvicino ad un ragazzo e glielo chiedo...grazie al cielo non mi guarda troppo insultato e mi risponde , mi rendo conto che non è di qui...a quanto pare è della Danimarca, iniziamo a chiaccherare e solo dopo mi rendo conto che forse voleva stare solo visto che... beh era solo... seduto a guardare l'orizzonte, mi sorride e mi spiega che ha dei postumi feroci e che era venuto li per rilassarsi un pò ma fa sempre piacere avere qualcuno con cui fare due chiacchere, così mi siedo accanto a lui e scopro che si chiama Nicklas, ha 25 anni e vive qui da 2 mesi e anche lui odia questo accento, lavora presso una compagnia che si occupa di trasporti via mare e ha due coinquilini italiani (ma và) ,una cosa tira l'altra e mi lascia il suo biglietto da visita, scopro anche che non abita troppo lontano da dove sto io e facciamo un tratto di strada assieme....inutile descrivere le nostre facce quando ci siamo alzati contemporaneamente...io in tutto il mio metro e 59 e lui in tutto il suo metro e 85....scoppiamo a ridere,,,grazie a Dio finalmente una persona normale con cui fare due chiacchere . Ed eccomi qui ,sempre senza casa, sempre senza lavoro , a condividere casa con un sorcio, 2 ragazzine alcolizzate e una bottiglia di vino pessimo, meno male che c'è Dean Martin ad allietare il mio sabato sera.