venerdì 19 dicembre 2014

Il nubifragio, una tazza di caffè e una famiglia.

Questa è la fine del mondo, morirò annegata"-penso mentre mi aggrappo terrorizzata al braccio di Pari. Non pioveva fino a pochi secondi fa, ora improvvisamente grandina, con una forza mostruosa, il vento mi sta strappando via l'anima dalla testa.
Pari ride divertito, io urlo in mezzo al marciapiede,non puòessere normale, perchè la gente non urla nascondendosi e pregando Dio di risparmiarli ? Sono certa che da un momento all'altro i 4 angeli dell' Apocalisse verranno a prenderci tutti. Mi viene voglia di urlare alla gente "Fuggite SCIOCCHI" alla Gandalf, invece la popolazione locale continua a fare quello che faceva.
"Guarda che è normale qui al Nord"mi dice Pari con il suo accento fortissimo, certo, per essere l'era glaciale non è così male, ma ho troppo freddo e sono tropp osconvolta per rispondere.
Arrivo a lavoro , grazie a Dio in tempo, intirizzita, fradicia come un gatto randagio. L'atmosfera accogliente e le luci calde del ristorante mi fanno sentire meglio piano piano.
Mi guardo attorno, le lucine natalizie alle vetrine, le musichette festose negli altoparlanti e le facce amichevoli dei miei colleghi attorno a me,mi sento un pò più a casa.
Considerando che fino a 2 ore fa piangevo e singhiozzavo come una bambina in mezzo alla tormenta.
Lo so, sto per fare di nuovo il suo nome, mi piace poter dire per l'ultima volta ma sappiamo tutti che non è finita così facilmente.
Ieri notte finisco il turno all'una e mezza, sfinita mi tuffo con Eiden su quello che è rimasto nelle
cucine, sembriamo due zombie, penso di aver toccato il punto più basso quando ho afferrato a mani nude un petto di pollo asciutto e freddo e l'ho sbranato senza ritegno, ma Eiden ha abbassato il tutto di livello quando mi chiede :"Secondo te quanto può fare male un succo di frutta andato a male 3 giorni fa?", lo guardo dubbiosa e lo vedo annusare la bottiglietta, fa una smorfia schifata e lo tracanna d'un sorso "Beh è  sempre frutta alla fine no?". Ma che stiamo facendo ? Sembriamo due lupi affamati, la verità è che dopo 10 ore a toccare cibo altrui ti vuoi solo nascondere in bagno e mangiare i resti di quello che lasciano i clienti.
Arrivata a casa mando il famoso sms a Rick :"Sono uscita da lavoro ora, spero sia andato bene l'evento in libreria. Ci si vede." Gentile ma non particolarmente partecipe, va bene così.
Mi corico sfinita pensando solo alla fitta che provo ogni volta che penso al fatto che per quante storie mi voglia raccontare , gli ho chiesto a chiare lettere di mostrarmi che ci tiene e che ne valgo la pena......e non ho mai ricevuto risposta. Mi sento minuscola, mi sento umiliata e mi sento sola e Natale in arrivo non aiuta.
Mi sveglio alle 9:30, ho 2 ore prima di andare a lavoro, mentre faccio colazione controllo il telefono e riecco la piaga..visualizzato e nessuna risposta. Un altra fitta, mi sento presa in giro, mi sento una stupida, ci vogliono 10 secondi a rispondere anche un "Rompiti le corna, cogliona" , niente....non tratterei così nemmeno una persona per cui non ho interesse, sicuramente non una persona a cui ho detto che tengo, figuriamoci qualcuno che mi piace.
La realtà mi prende a sberle, affondo il cucchiaio nei mirtilli sommersi di yoghurt greco inferocita, la realtà dà sberle troppo forti stavolta perchè io possa ignorarle. Faccio per scendere in bagno ( si , scendere...il mio bagno è al piano di sotto )e mi arriva un sms, speranzosa guardo il telefono e quella si che è una sberla , forte, fortissima, rimango a guardare il cellulare inebetita..è Harris che mi dice "Hey babe, lo sai che oggi sei a lavoro alle 10 no?"...guardo l'orologio, sono le 10 :15....no, NO CHE NON LO SO, ho controllato ieri sera e sono certa di aver letto 11...sta scherzando, deve scherzare....mi ammazzeranno, Paul mi ammazza o peggio mi licenzia.
Gli scrivo la parola MERDA 847 volte e gli dico che faccio prima che posso.
Quello che avviene dopo è paragonabile solo all'uragano Mitch....mi strappo il pigiama di dosso, mi intreccio quello che mi è rimasto dei capelli, per un attimo contemplo l'idea di lavarmi la faccia con l'acqua del pesce rosso, ma Bubble non sembra daccordo.mi infilo il primo paio di collant nere ululando "no no no this is bad, nooo", mi trucco malamente, mi infilo una gonna nera qualunque e noto che le calze hanno un buco enorme sulla chiappa destra...oh santo cielo non ho tempo per cambiarmi e scavare in quello che una volta era senz'altro un armadio ma ora sembra il reparto saldi dei grandi magazzini.
Mi incappotto e chiamo un taxi, arriva, mi lancio dentro e urlo al tassista l'indirizzo e che se non si muove sarò licenziata e avrà la mia anima sulla coscienza. Grazie al cielo quel particolare tassista non voleva responsabilità di tale portata e si è messo a correre come un folle.
Nel sedile posteriore, mentre mi ritocco il trucco e mastico una chewingum al posto di lavarmi i denti , ho una folgorazione. Sbarro gli occhi e dico ad alta voce :"Oh Cristo...sto vivendo come Maia"....l'ho vista vivere, con profonda disapprovazione, in questo stesso modo per un mese...tardi a lavoro, vestiti strappati, ancora sbronza dalla sera prima e con il trucco mangiato...manca signor topo e sono esattamente la persona che criticavo un mese fa.
Mi sento in colpa, umiliata e rimessa al mio posto...mai , MAI giudicare male la vita degli altri perchè non puoi mai sapere quando ti troverai sul sedile posteriore di un taxi con un buco nelle calze e vicinia a perdere il lavoro e il senno.
Arrivo , lancio i soldi al tassista e gli urlo come nei film "tenga il resto" ..poi ci ripenso , "no con il cazzo sono povera" e afferro le monetine che mi porge sconcertato.
Mi tuffo nel ristorante e trovo la gentilissima Maz al posto di Paul il manager, le chiedo scusa in 4 lingue e le spiego cosa è successo, mi sorride ferma ma gentile e mi dice di stare tranquilla e che capita a tutti, salgo al piano di sopra , mi metto il grembiule e corro giù e vado a sbattere contro Harris...buono ,gentile , dolcissimo Harris, la camicia nera gli fa sembrare gli occhi ancora più blu, lo adoro , lo abbraccio fortissimo e lo ringrazio, se non fosse stato per lui sarei stata fottuta, mi sorride dicendo di non preoccuparmi che capita a tutti, continuo a ringraziarlo, non capisce quanto sia bello per me essere in un posto di lavoro da poco più di un mese ed avere trovato qualcuno che mi avverte che sono in ritardo.
Gli sto iniziando a volere bene davvero.
Lavoro meglio che posso ma ho sonno, sonno mortale, sono stata sveglia fino alle 5 del mattino prima cercando di riportare la mia mente fantasiosa alla realtà , cercando di spiegarle che se uno ti invita a bere con i suoi amici e poi sparisce non è un buon segno ed ora eccomi qui con 6 tavoli pieni e io non mi ricordo nemmeno come si cammina, figuriamoci come si lavora.
Harris non è messo meglio, siamo insonni entrambi , in 2 facciamo mezza persona sveglia quindi ci diamo una mano per tutto il turno , io prendo ordini dai suoi tavoli e lui mi para il culo negli errori che faccio nei miei.
Alle tre stacco per la pausa, lui finisce alle 4 e mi dice di mandargli un sms per avvertirlo su dove mi trovo così magari mi raggiunge.
Alle tre meno un minuto intravedo nella confusione del risorante un cappuccio peloso, attaccato ad uno stupido cappotto ....il SUO stupido cappotto...vedo i suoi capelli nerissimi e lo vedo vagare per le sale, mi giro di scatto a guardare la cassa a muro,perchè è qui? Mi si contorce lo stomaco e mi esce una lacrima, sono arrabbiatissima, pensavo di essermi convinta che è un idiota, perchè sto così male allora ?
Troppe emozioni, troppa stanchezza, mi strappo il grembiule di dosso e corro in bagno ad asciugarmi le lacrime, salgo su mi metto il cappotto e mi rullo una sigaretta e piango...non riesco a fermarmi, era al ristorante e non mi ha nemmeno salutata, parte domani per Oxford, per un mese e non mi ha nemmeno salutata, ma che altre prove voglio?? Piango con la testa nel cappuccio con singhiozzi da ragazzina di 10 anni,sono una stupida, sento dei passi e sempre guardando in basso vedo le scarpe di Paul il supremo manager..."Tutto ok?" mi chiede... "hem..si  , si scusa" rispondo asciugandomi gli occhi e sentendo il mascara ovunque tranne che sulle ciglia, "Tutto ok?" chiede ancora più serio....gli dico che va tutto bene, nulla di grave...i soliti ragazzi che fanno soffrire, si addolcisce e mi chiede gentile se deve prendere a botte qualcuno, sono tentata di urlare ."Si quel bastardo che ha lavorato per te per ben sei anni" ma mi limito a fare no con la testa. Arraffo quello che ho e scendo , mentre vado verso la porta sento Harris che mi chiama ma non ce la faccio, sembro un ranocchio in faccia, non voglio che nessuno mi veda in cotanta bruttezza e tiro avanti fino alla porta, esco e c'è la tormenta.
Supero un grppetto di clienti e mi accendo una sigaretta ma il vento e la pioggia sono fortissimi....sono totalmente inzuppata dopo pochi passi, le mani sono diventate di un rosso fortissimo per il vento  freddo e le labbra mi si spaccano a sangue per lo sbalzo di temperatura.
Cammino verso Starbucks e sono scossa dai singhiozzi, tutti attorno a me sono pieni di buste e acquisti natalizi, le strade sono decorate a festa e io riesco solo a notare quanto il cielo sia nero e quanto misere mi sembrino le mie giornate.Penso ai miei che quest'anno non hanno nemmeno fatto l'albero di Natale, penso a mia nipote che tra un pò fa un anno e bene che va la vedrò per la sua laurea, penso ai miei amici e penso con rabbia a Rick...chi farebbe una cosa del genere a qualcuno nella mia situazione? Giocare con i sentimenti di qualcuno è già cattivo di per se, ma giocare con qualcuno così solo, sotto Natale....non me lo merito - penso- nessuno se lo merita ma oggi, qui ,io in particolar modo non me lo meritavo.
Entro da Starbucks e ordino un caffè americano , come sempre, il ragazzo alla cassa mi sorride e mi dice che ho davvero un bel nome, tanta gentilezza mi fa quasi crollare, afferro la tazzona bollente e faccio quello che faccio sempre da Starbucks, carico il mio caffè di cannella, vaniglia e cacao, un goccio di latte e mi vado a sedere in un angolino...sola, accanto alla vetrata. Mi piacciono le vetrate.
Mangio sconsolata qualche boccone di un sandwich preso a lavoro e guardo una coppietta che si fa le coccole in un divanetto lì vicino, guardo la gente fuori nella pioggia e mi chiedo che cazzo mi sono trasferita a fare, mi chiedo quando finalmente sarà il mio turno di passare un bel Natale circondata da
chi amo...chiunque, una vera famiglia, dei veri amici, un ragazzo in carne ed ossa.
Lancio quello che resta del sandwich in borsa, ho fame ma non abbastanza da considerare brie, bacon e marmellata un pasto vero...ma che cazzo di problema hanno gli inglesi con il cibo?
Mando un sms a Harris e gli dico dove sono, forse mi raggiungerà , forse no, non mi interessa nemmeno più. E dopo 10 minuti eccolo che spunta dalle scale, mi abbraccia e mi chiede che ho .
"I'll be fine" gli dico asciugandomi le lacrime, mi guarda infastidito e mi dice :"Oh no ti prego non mi dare a bere la stronzata del I'LL BE FINE, dillo e basta, che c'hai?", "è quasi Natale, sono sola, tutti attorno a me si preparano a festeggiare e io mi sento da schifo e come se non bastasse mi sono fatta fregare dal primo paio di occhioni blu, convinta che stavolta mi stavo mettendo nelle mani di qualcuno che in fondo era una persona buona, ecco cosa ho, ecco...sniff...sto meglio, grazie".
Mi abbraccia, mi sento meglio, parliamo d'altro, mi fa fare due risate, mi rendo conto che con Rick non rido mai così, mi rendo conto che con chiunque altro sono più me stessa di quando sono con lui e la cosa mi fa sentire ancora più triste.
Scendiamo perchè devo tornare a lavoro, mi abbraccia per tutte le scale e mi dice che non sa come faccio ad avere il coraggio di fare quello che sto facendo e mi sento un pò meno larva, mi ricordo che ho fatto qualcosa che non tutti farebbero, Rick mi ha buttata a terra , ma dopo le parole di Harris mi rialzo la testa piano piano e vedo che valgo eccome e che è un coglione fradicio lui se non riesce a capirlo e che forse in fondo..è lui che non ne vale la pena.
Ci salutiamo sotto la pioggia e mi dice di mandargli un sms quando finisco il turno...ridaje..."perchè? " gli chiedo arrabbiata..."Così anche tu puoi leggere l sms e andarti a coricare?"...mi guarda ferito, gli
chiedo scusa, lui non è Rick, lui è mio amico...lui mi ha chiesto di passare il Natale insieme perchè sa che sono sola e triste. Lui è buono. lo abbraccio di nuovo  e gli dico che non sono abituata ad avere amici maschi che si prendono cura di me e che ho bisogno di stabilire dei confini da non oltrepassare con lui, ora che siamo amici e ora che ci stiamo conoscendo perchè sono sola e ho ancora paura durante le mie giornate e ho ancora bisogno di punti di riferimento e non voglio rischiare di mescolare le cose. Mi guarda interdetto e mi dice che lui ha un sacco di amiche con cui si sente così e che è abituato a prendersi cura degli altri....Gli risponderei che va benissimo ma che non si sa mai che scherzi cretini mi gioca la mente e ci manca che mi prendo una sbandata anche per lui solo perchè mi ha offerto una coccola e un biscotto ma ecco che spunta Pari , saltellante nella pioggia, salutiamo
Harris e Pari decide di farmi compagnia mentre torno a lavoro....più per la presenza del mio ombrello che per compagnia....no non lo penso io, me lo conferma lui.
Mi fa prendere una scorciatoia e mentre il nubifragio si abbatte su di noi gli urlo che mi farà fare tardi a lavoro, lui allegro e ridente mi dice che mi devo fidare di lui che è nato e cresciuto qui ed effettivamente in 5 minuti sono al rostorante.
Mi danno due sale con 35 persone in un solo tavolo ,e ne sono felicissima, Lucy che mi sembrava infantile e vipera si rivela uno zucchero, è gentile e mi abbraccia di continuo, Tom mi starnutisce addosso tutta la sera e io già mi sento infetta e scherzo con Fiona e gli altri ma soprattutto non combino un guaio....certo il fatto che mentre spostavo die tavoli una delle sedie mi si incastra in un filo dei collant e mi fa un enorme buco sull'altra chiappa non è il massimo ma in fondo la gonna copre tutto.
Mi avvicino al pass e Paul il supremo manager mi dice :"Ok porta queste due pizze e questa pasta al 31"...guardo con terrore i tre piatti e ricordo le sue parole incazzate che mi dicono "avresti dovuto imparare un mese fa a portare tre piatti in una volta"...ma stavolta sono decisa, afferro uno dei piatti e me lo piazzo sul polso, sento la pelle fondersi con la porcellana rovente ma non mi importa, bilancio gli altri due e dico "ok capo" e lui mi guarda fiero. Porto 3 piatti tutta la sera, lavoro come un toro e non penso, Jade mi chiede come va con Rick, le dico in due parole che per me è finita qui, mi guarda dispiaciuta e cerca di darmi speranza dicendomi che non so come va a finire, la blocco e le dico " no Jade, non è l'angelo che mi avete e ha fatto credere, pensavo fosse quello giusto , ora sono io che non lo voglio più " mi guarda dispiaciutissima, era una delle fan più accanite di questo film romantico, avreste dovuto vedere con che passione seguiva le nostre vicende. Mi spiace jade e mi spiace per me.
Però ora basta.
Basta così, hai tradito la mia fiducia in un momento in cui un cuore gentile era tutto quello di cui avevo bisogno, anche una semplicissima mano amica che mi desse una pacca sulla spalla in un mometo difficile, ero pazza di te, completamente e ora te ne vai così, te ne vai senza nemmeno preoccuparti se sto bene, se questo Natale sarà triste o se sarò con persone care.
Mi guardo attorno, vedo i colleghi sorridenti...vai via Rick , la mia famiglia l'ho trovata.
Vaffanculo.
Arrivata a casa mando un sms ad Harris, mi dice che è fiero di me per la storia dei tre piatti e che se voglio qualcosa devo  semplicemente raggiungerla ed afferrarla, poi mi chiede se è vero che non ho amici maschi così stretti, ribadisco che non ci sono abituata e riparlo dei confini che non voglio superare perchè gli voglio bene come amico e così deve rimanere.
"Mi piaci Rafi, mi piaci tanto, ma non sono mentalmente in un bel posto in questo momento, per me non è un buon momento per avvicinarmi a qualcuno, la mia ultima relazione è finita malissimo e sono felice che la vediamo nello stesso modo. e non avrai problemi a trovare qualcuno...stai solo cercando nel posto sbagliato".
Arieccoce...mi piaci ma..hahah...se non fosse che provo davvero solo affetto ci rimarrei male, non vi nego che leggere quel "I like yoi rafi, i like you a lot" mi ha fatto provare un guizzo strano, ma è anche vero che questa lingua maledetta è molto generica quindi molto probabilmente si riferiva a me come essere umano,come personalità. E mi va benissimo.
Scrivo e sto meglio, scrivo e penso a chi mi legge...non so chi siete, non so se effettivamente qualcuno davvero lo fa, però grazie...chiunque tu sia dall'altra parte dell'Europa che perdi quei 10 minuti di tempo per vedere come mi è andata oggi, grazie a te  mi sento meno sola.
Grazie.