giovedì 16 ottobre 2014

Lista delle cose da fare :cercare casa, cercare di non ingrassare , non farmi divorare dai gabbiani

Non c’è nulla come una videochiamata su skype con i miei per farmi sprofondare, soprattutto una videochiamata con i miei in cui parliamo di soldi, ho visto una casa semidecente stamattina e il tipo vuole 360 sterline al mese più 150 di caparra ma a quanto pare posso prelevarne solo 500 al mese…ergo non solo non ci arrivo ma anche se ci arrivassi poi dovrei morire di fame per il resto del mese. Great.
Comunque tornando alla casa ,io e Naomi arriviamo su Aigburth street in orario e ci troviamo davanti questo palazzo con i classici mattoni rossi, mando un messaggio a Mark (il proprietario) e lo avviso che siamo fuori ad aspettarlo, sento dei passi ,si apre la porta ed ecco una specie di George Clooney versione british che mi pianta due occhi azzurro-verde addosso e mi sorride a 400 denti , io e Naomi diventiamo immediatamente cretine, “Hellooooo” diciamo in coro come due sgallettate , lui si scusa per l’abbigliamento (maglietta e pantaloni della tuta, il tutto sporco di vernice) ma sta ridipingendo i muri , noi ridacchiamo dicendo che non ci sono problemi, ci fa accomodare e devo dire che il corridoio è un po’ claustrofobico , entriamo nel living room / cucina ed è bello spazioso….i bagni sono due, uno al piano e uno al piano di sotto …..mi mostra la camera che dovrebbe essere mia ed è un gioiellino. Sono già pronta a firmare il contratto quando sento la frase “ 3 lads “..prego?? La casa è abitata da altri 3 ragazzi? Ma porca TROIA, Dio ha sempre avuto un forte senso dell’umorismo , quando speravo un giorno di vivere con un uomo avrei dovuto specificare la quantità e il tipo di relazione .
Mark George Cloonye ci accompagna all’uscita e io mi rendo conto che non ricordo come si dice la parola caparra, inizio a farfugliare che ho delle domande ma che ho dimenticato i termini in inglese , lui mi guarda come se fossi cretina e poi spalanca gli occhi azzurro verdi ,colpito da un illuminazione  “Oh ma tu non sei inglese, avevo capito fossi italiana ma dall’accento non lo riuscivo a percepire “ … evviva gli stereotipi , da domani girerò con di baffoni neri finti, un berretto rosso , delle provole attaccate alla borsa e parlerò con l’accento di super Mario, giusto per non lasciare dubbi sul mio paese di provenienza.
Continuando a flirtare e fare le cretine io e Naomi ci allontaniamo e mi vado a comprare del tabacco, la povertà più totale mi ha raggiunta e fatta arrendere, inizio a rullarmene una mentre lei chiama un taxi e prima che io riesca a dare forma ad una cosa simile ad una sigaretta il taxi è già arrivato e io sono coperta di filtrini e tabacco, non credo funzionerà questa cosa.
Andiamo in centro ed entriamo da Starbucks, amo Starbucks e non importa quanto povera sono, un caffè da 2 sterline me lo potrò permettere no? E anche un muffin dietetico ai mirtilli , in fondo è solo una sterlina e qualcosa …vado per pagare e vedo che hanno delle carinissime tazzone, DEVO  averne una, la userò tutte le mattine e sarà la mia tazza personale ma non posso berci quello schifo di caffè in granuli così compro anche il loro caffè istantaneo che ho sempre amato..conto totale 15sterline….fanculo , pago tutto e una signora in fila dietro di me mi dice che il colore dei miei capelli è davvero splendido, inizio a ringraziarla sorridendo e sto quasi per iniziare a spiegarle come ottenerlo e a farle i complimenti per la splendida sciarpa che indossa quando intercetto con lo sguardo la faccia di Naomi che mi guarda spazientita …..ok ok calma andiamo via.
Lei va a lavoro e io mi infilo in uno shopping center 7 volte più grande di quello che abbiamo a Modica, hanno soprattutto negozi pieni di extension per i capelli, tipo pareti intere sembrano tanti

 scalpi appesi e fanno un po’ senso…ma perché qui sono fissati con i capelli di plastica ? Entro in un altro negozio e sono quasi tentata di comprarmi un cappottino pelliccioso poi mi rendo conto che mi sta venendo di nuovo la scimmia dello shopping compulsivo e irrazionale..corro fuori guardando a terra e vedo tacchi e borse scorrermi ai lati, voglio dei paraocchi, ne ho bisogno….. magari qui li vendono pure,NO BASTA devo uscire…..mi lancio fuori e mi trovo sotto il solito fottuto diluvio e io ripenso al mio delizioso ombrello rosa dimenticato nel taxi la sera prima , mi infilo da
Primark e acchiappo un ombrellino con tante roselline stampate e probabilmente fatto di polistirolo, lo pago , esco e ovviamente c’è il sole….farfuglio parolacce in inglese e mi metto a camminare..questo tempo è più instabile di alcuni ragazzi con cui ho avuto l’onore di uscire quando ero in Italia. Passeggio per Church Street , continuo per Lord Street e svolto verso Paradise Street… a quanto pare gli inglesi sono fissati con i percorsi teologici..mi aspetto quasi di trovare una chiesa e invece c’è il negozio Lush, entro e sono sopraffata dai profumi e dai colori delle sponette, acquisto subito uno scrub e un balsamo per le labbra e mi costringo ad uscire prima di farmi vendere dalla
commessa uno shampoo alle erbe del Madagascar che a quanto pare mi farà tornare i capelli lucidi e setosi.
Camminando in giro mi rendo conto che ci sono un sacco di musicisti per strada, un ragazzo che canta “all you need is love “ ( ti sbagli amore mio, al momento all i need is $$$) , un vecchietto che suona “besame mucho” con il violino e un signore scozzese, suonatore di cornamusa , che mi fissa le
gambe e mi fa un milione di occhiolini mentre gli faccio delle foto…mi sento in colpa e lascio delle monetine a tutti quanti..Cristo sono più povera di prima adesso.
Mi stavo per chiedere in quale punto della strada mi sarei dovuta mettere a cantare “O sole mio “ per recuperare i soldi spesi e mi arriva un messaggio
particolarmente gradito su Whatsapp….mi fermo a leggerlo sorridendo e una signora mi si ferma accanto dicendomi  che ho davvero un lovely smile…..la fisso interdetta chiedendomi che cosa vuole vendermi con la scusa del bel sorriso e mi sento subito in colpa, in realtà mi spiega che mi stava passando accanto e mi ha vista sorridere al telefono e ha pensato che ho davvero un bel sorriso, si allontana con un affettuoso “take care” e io son quasi tentata di seguirla e lasciare delle monetine anche a lei.
Mi fermo a pranzare all’ Ed’s easy diner che è un ristorante americano anni ’50 bellissimo, entro e mi
fanno accomodare su un divanetto rosso, ordino dei pancake con la salsa al cioccolato e un bicchiere d’acqua che si rivela essere del rubinetto, ora io capisco che avete i filri più fantameravigliosi della nazione e le vostre acque sono così pulite che mentre vi fate la doccia la potete anche bere o imbottigliare, ma sa di TUBI, non importa quanto ghiaccio o spicchi di limoni mi ci mettete dentro, sembra di leccare il fondo delle tubature e questa è la mia opinione punto. Lascio stare l’acqua e affondo la forchetta nei pancake, sono un po’ collosi ma chi se ne frega l’ambiente è carino e fatto bene, mi aspetto da un momento all’altro qualche baldo giovine in giacca di pelle che  masticando una gomma e pettinandosi il ciuffo impomatato mi dica di scorrere sul divanetto apostrofandomi con un      " hey Peggy Sue ti va una Cherry Coke?”….invece si avvicina una cameriera cinese con i capelli azzurro puffo e mi chiede se voglio anche del gelato alla vaniglia…..questi inglesi
pensano che il gelato alla vaniglia sia qualcosa da piazzare accanto ad ogni cibo contenente zucchero, annuisco felice con le guance piene di pancake tipo scoiattolo , mangio, pago ed esco .
Ricevo un messaggio di Mark Clooney che mi da il numero di telefono di uno dei ragazzi che vive nella casa , si chiama Johnny e sarebbe felice di mettersi in contatto con me, gli scrivo un sms e mi aggiunge su Fb, apro la richiesta e prego tutti gli dei dell’Olimpo che sia almeno figo e mi si apre apre l’immagine del profilo di un enorme tartaruga marina…oh per l’amor del cielo…inizio a scorrere e spunta la foto di 2 ragazzi, uno biondo che somiglia ad Hakkinen (per cui io ho sempre avuto una cotta folle e sconsiderata)
 e l’altro ….beh non biondo e non carino…accetto l’amicizia dicendo ad alta voce “ti prego fai che sia il biondo ,fai che sia il biondo “ e per una volta sono stata ascoltata . Ci mettiamo d’accordo per incontrarci in questi giorni . Chiudo tutto e mi dirigo verso i Docks , faccio qualche foto e mi siedo pronta a mangiare il mio skinny muffin..lo appoggio sul muretto e un gabbiano grasso come lo potrebbe essere solo un cliente abituale di McDonalds mi fissa..no fissa il muffin, lo scaccio ma non sembra minimante turbato dalla cosa e inizia a zampettare in direzione della mia merenda…mi ficco tutto il muffin in bocca e gli faccio un gesto alla rapper del Bronx , tipo con le braccia aperte e la testa piegata d’un lato….si allontana schifato e io mi giro soddisfatta con ancora tutto il muffin in bocca e mi trovo davanti due turisti giapponesi che mi guardano come se fossi pazza, mi ricompongo imbarazzata e inizio a spiluccare il muffin che sa di colla. Ma perché oggi tutto quello che mangio è gommoso?Che senso ha sostituire il burro con la colla vinilica?


Mi alzo e faccio per tornare a casa ma ovviamente mi perdo e ho il cell completamente morto, disperata chiedo indicazioni ad un ragazzo con gli occhi enormi e blu e ci guardiamo interdetti, aspetta io lo conosco…..è il fanatico della caffetteria “ The fab4” che mi stava per versare addosso il caffè quando gli ho detto che  trovavo Liverpool terribile. Mi riconosce e dopo avermi spiegato la via del ritorno mi chiede se mi piace un po’ di più stare qui , annuisco fortemente e sorrido….ho imparato la lezione.

Torno a casa sotto il diluvio e capisco perché qui tutte si mettono  i capelli di plastica… è l’unico modo per non sembrare dei barboncini isterici ogni vola che scoppia un temporale.
Mi trovo allo stesso tavolino in casa delle ragazze, ricoperta di tabacco e cartine e ho il telefono intasato di messaggi del danese, esaltato all'idea che io diventi la colf di tre ragazzi inglesi...almeno qualcuno oggi è felice.