domenica 5 ottobre 2014

Diario di bordo , giorno 2 (percepito come duecentesimo )
Di questo passo rischio l'alcolismo. Sono qui da quanto? tre giorni? e mi sono resa conto che quel bicchiere di vino bianco a fine giornata è l'unica cosa che mi separa dal dirigermi verso la prima parete e iniziare a sbatterci contro come i piccioni quando restano bloccati in una stanza.
A quanto pare la Domenica ha su di me sempre lo stesso effetto, che io sia alle Hawaii o a casa di mia nonna è sempre la stessa cosa, non so che diavolo fare di me stessa. Sorrido sempre pensando a quel detto che dice " tutti a desiderare la l'immortalità e poi non sappiamo che fare in una domenica di pioggia "
Mi sveglia la luce che passa dalle tende , niente serrande qui, tapparelle, veneziane , niente , solo delle tende che ovviamente fanno passare tutta la gloriosa luce delle sei del mattino , secondo me i popoli del nord hanno subito una mutazione genetica che rende la loro pelle spessa almeno 8 cm , è l'unica spiegazione plausibile alla presenza di queste simpatiche e velate tendine davanti le finestre, hanno le palpebre di pannolenci , e non hanno freddo , MAI. Perchè mi domando e dico io cammino con sciarpa, cappello, guanti, cappotto, maglioni ( si ,maglioni ,non maglione ) jeans e scarpe foderate con pelliccia di muflone afgano e accanto a me sculettano felici ragazze vestite solo con camicette e gonnelline , gambe nude? Inutile dire che accanto a loro mi sento sensuale come Big Foot , mi mancano dei dopo sci attaccati alla borsa e sono pronta per la collezione autunno/inverno Groenlandia.
Dicevo, mi sveglia un delicato raggio di sole africano conficcato nella la retina e un secondo dopo entra Naomi con la furia della mandria che si tirò sotto Mufasa . "Sorry love i need to go to work, just need to get some makeup" ...In che senso devi annà a lavoro? ma sei tornata alle 4 del mattino dallo stesso posto.  Ma il tuo capo sa che gli umani tipo, dormono? O crede che ti appoggi ad una mensola e ti ficchi un carica batterie nel naso e dopo un paio di ore sei pronta ?
Chiedo confusa quale sia esattamente il suo lavoro, risaie cinesi o miniere turche? Ovviamente non coglie il senso dell'umorismo , mi guarda stupita e mi spiega che lavora come cameriera in un ristorante / bar /pub , sono tentata di chiederle se viene pure frustata ma sento che non è il momento.
Esce nel solito turbinio di oggetti ciondolanti e io mi trovo seduta sul letto, confusa e affamata .
Mi alzo e piano piano mi preparo uno straccio di colazione visto che Maia è ancora a letto e a quanto pare ci rimarrà fino alle tre.
 Passo la mattinata  online a sistemare delle cose ....no non è vero sto su facebook e youtube per quasi 4 ore. Dopo pranzo Maia risorge da quel buco infernale che fa sembrare camera di Naomi ordinata come il salottino di sua altezza reale la Regina Elisabetta (mini inchino) e non posso fare a meno di chiederm :ma questa ragazza possiede dei pantaloni?  gira sempre in maglione e collant , che fine hanno fatto  quei pantaloni conigliati del primo giorno?
Non mi soffermo troppo sulla questione e chiacchero un pò con lei di animali domestici .Grave errore.MAI , MAI dire ad un inglese che forse non sei tipa da averne uno e nel caso in cui dovessi averne uno sarebbe comunqnue un gatto, otterreste lo stesso effetto  andando a ballare la taranta pugliese durante il cambio della guarda a Backingam palace; le reazioni sono :sconcerto,  seguito da orrore e per finire sguardo di odio. Mi fa il dito medio e si lancia in una biografia appassionata del suo cane che a quel che ho capito ha più grazia di Isabella Rosellini , più eleganza della defunta Diana e più stile di tutte le Kardashian messe in una stanza ( e li non ci vuole poi molto ) , farfuglio che anche i gatti sono carini  e scopro che non ha mai visto un cucciolo di gatto dal vivo in vita sua, buon Dio sono tentata di sederla davanti alla tv e farle fare terapia d'urto con "gli aristogatti" in loop "...ma ...già non abbiamo la tv.
Decido che non posso passare la domenica in casa, , e so che c'è solo una cosa che può trascinarmi fuori, quel carinissimo negozio di cupcakes alla fine della strada.
Riesco a perdermi pure per arrivare lì, eppure avevo memorizzato il tragitto , esco di casa vado sempre a destra, passo la Sinagoga giro a sinistra, tengo sulla sinistra la Moschea e una volta passata la chiesa anglicana dovrei essere lì e invece, nonostante il percorso teologico fatto alla lettera,  passata la moschea mi sono trovata davanti China Town.
Gira e rigira trovo il negozio, è aperto, entro scodinzolando e chiedo alla ragazza con le sopracciglia più brutte dell'anno se avessero Red Velvet Cupcakes "OH im so sorry , just finished " e te pareva...esco sconfortata a abbattuta come non mai e vado verso il centro. La domenica come dicevo è terrificante...sembra il set dell'alba dei morti viventi , tutti i negozi chiusi , foglie autunnali svolazzanti e ragazzini annoiati che si rincorrono e si urlano addosso con l'accento che tanto odio,
Eccomi qui a calciare foglie con i piedi, andando a zonzo annoiata e fradicia di caffè perchè a quanto pare quei cretini di Starbucks non hanno ancora visto l'ovvia contraddizione che c'è nel mettere bevande bollenti in bicchieri di carta, mi siedo su una panchina e aspetto che succeda quello che succede in tutti i film , ad un certo punto un ragazzo inglese dai profondi occhi blu e dagli splendidi capelli biondi si siederà accanto  me e mi chiederà l'accendino e inizieremo a chiaccherare e scopriremo che anche lui non è di Liverpool e anche lui odia le sopracciglia delle ragazze di qui e vorrebbe tanto tornare a Cambridge...anzi no Londra,vorrebbe tornare a Londra , posto in cui ha uno splendido appartamento in centro, e mentre sto già immaginando la faccia che avrei fatto mentre mi chiedeva di andare a vivere con lui a Oxford Circus( via farcita di negozi) mi si siede accanto un barbone....di quelli che emanano profumo di discarica e con un tasso alcolico 82 volte oltre il limite consentito anche solo per camminare; prima che decida di passare la sua domenica pomeriggio molestandomi mi alzo e più che mai sconfortata me ne torno a casa, perdendomi ovviamente...inizio a sospettare di avere il senso dell orientamento di Pichan ( chi seguiva Ranma capirà) . Ed eccomi qui a casa, solito pavimento e solito bicchiere di vino , Naomi è appena rientrata in casa. Non lo so ...forse Liverpool non fa per me .O forse devo solo versarmi un altro bicchiere di vino.