MI giro nel letto con un malditesta quasi mitologico. Sono raffreddata lo sento...respiro male, la testa mi esplode, ho caldo....caldissimo.
Provo a girarmi e a mettermi comoda e non ci riesco.
Ho troppo caldo non è normale..poi mi rendo conto che nel letto accanto a me un altro corpo sta emettendo calore.Tipo centrale nucleare.
Mi rigiro e mi abbraccia, non riesco a muovermi. Oh well al diavolo tanto vale accoccolarmi tra le sue braccia bianchissime.
Mi riaddormento.
La notte di capodanno ovviamente lavoravo, sembra che Dio abbia esaudito a ogni mia richiesta di trovare un lavoro con dei dppi turni, per carità non mi lamento, grazie al cielo ho il lavoro....però sento che se non passo 12 ore in posizione orizzontale ....muoio.
A chiusura vedo altra gente che entra e per poco non mi lascio morire dietro il bancone...poi riconosco le facce, sono i miei colleghi che sono venuti a festeggiare la mezzanotte.
Entra Harris, seguito da Lewis suo fratello.
MI saluta con un ciao veloce.
è cambiato qualcosa....è pi freddo, eppure ne abbiamo parlato, ha casini suoi, è instabile, cambia umore spesso, ok si la solita vecchia, vecchissima solfa.
MI accendo una sigaretta vicino alla porta mentre tutti sono ubriachi e ballano e si divertono.
Lewis si avvicina e iniziamo a parlare un pò, mi fa ridere, tipo piegata in due, non avete idea di quanto si a difficile per me trovare qualcuno sinceramente divertente.
Andiamo a fumare nel retro, sono brilla, forse sono solo stanchissima.
Si siede accanto al tavolo fradicio di pioggia , su una sedia mezza rotta, mi guarda con quegli occhi azzurrissimi e la faccia buffa.
Mi chiede se voglio sedermi.
Gli dico di no, mi dice che se voglio posso sedermi sulla sua gamba...si blocca e mi dice che forse sarebbe un pò imbarazzante.
Mi trova daccordo. Un secondo dopo Paul il mio manager/capo esce a fumare con noi, seguito da Carlos e tutti gli altri.
Ecco meglio così non complichiamoci la vita.
SI fanno le due e io sono l'unica stronza che l'indomani lavora di mattina, inizio a contemplare la possibilità di coricarmi sotto un tavolo così da essere già lì e puntuale per il servizio della colazione quando Lewis mi chiede come tornerò a casa, faccio spallucce: "Autobus, taxi.." Ride, ride e poi si blocca :"La notte di capodanno?".....ah!
Mi chiede se mi può accompagnare mentre torno a piedi....mmm immagino di si, do un occhiata alla sala, i miei colleghi sono persi, qualcuno sta ballando su un tavolo.
Guardo Harris, non mi vede nemmeno..ok, splendido, l'amicizia più breve del secolo.
Sono stanca, improvvisamente. stufa marcia di gente che dice che ci sarà per te MA poi sai com'è la vita, i problemi, l'instabilità emotiva.
Cristo qui parliamo delle basi, parliamo di un ciao.
Io e Lewis usciamo nella notte, sono brilla e non sento freddo.
Camminiamo e ridiamo , è ancora più assurdo di suo fratello quando parla.
Per strada mi mette un braccio attorno alla spalla, mamma quanto è alto...sarà sul metro e 90.
Sento qualcuno ridacchiare dietro di noi, e una voce femminile urlare :"Oh my God Lewis is that you?" mi stacco di fretta.
Un gruppetto di amici si ferma a parlare con lui, Dio buono sono ubriachi fradici.
Si allontanano e mi rendo conto che siamo quasi vicino casa mia."
"Ma tu dove abiti?" gli chiedo un pò stupita.
"Hem ,vicino al ristorante" mi risponde.
Cosa? Ma...è a pi di mezz'ora da qui. Mi dice di non essere sciocca, non mi avrebbe mai fatta camminare sola per la notte di capodanno.
Siamo quasi vicino casa , vedo una figura vestita di nero armeggiare con la maniglia della porta.....un ladro? Un barbone..PEGGIO.
Johnny, ubriaco come solo un australiano può essere.
Mi vede e mi corre incontro urlando "RAFIIII", mi butta le braccia al collo e quasi soffoco con la sua sciarpa infilata in bocca e uno dei suoi bottoni incastrato nel naso.
Mi sgancio come posso, Lewis è sconcertato.
Ci sono delle bottiglie di birra rotte davanti la porta e alcune ancora intatte.
"Johnny ma che caz..Johnny questo è Lewis il fratello di Harris, Lewis questo è il mio ovviamente ubriaco coinquilino australiano".
Poi mi rendo conto dell'errore. JOhnny sa che ho passato un paio di notti da Harris....socchiude gli occhi...fissa per qualche orripilante secondo Lewis e vedo la consapevolezza farsi strada nel suo cervello imbevuto di birra...mi aspetto che da un momento all'altro urli :"Ma non è il fratello di quello che hai baciato la settimana scorsa?"......Grazie a Dio ha una soglia della concentrazione pari a quella di un neonato e si riconcentra su di me.
"HAI LE CHIAVI???HO PERSO LE MIE?" urla..
Ok ok qui la situazione si sta infollendo, trascino Johnny per un braccio , gli apro la porta e mentre prova ad abbracciarmi di nuovo lo spingo a pedate dentro e richiudo.
Oh santo cielo.
Lewis mi guarda ancora un pò sconvolto, mi appoggio sfinita alla porta di casa, mi abbraccia e mentre farfuglio spiegazioni si avvicina sempre di più, mi bacia. Ricambio, sento che la situazione si sta complicando e poi sento che non mi interessa. Che è l'ultimo dell'anno e che mi merito un pò di festa anche io.
Sento rumori da dentro casa, lancio un occhiata alla porta e vedo la testa di Johnny apparire e scomparire da dietro il vetro della finestra in alto.
Oh per tutti gli angeli, riapre la porta e prova a trascinarmi dentro....iniziamo una specie di lotta greco romana, riesco a districarmi e lo spingo di nuovo dentro.
Lewis stavolta, per nulla sopraffatto dalla follia dell'australiano , mi afferra e mi bacia di nuovo e inizia a dire tutto quello che ogni ragazza vorrebbe sentire.
"Volevo farlo dalla prima volta che ti ho incontrata, Natale è stato deprimente pensavo ti avrei trovata a casa di mia madre, pensavo saresti venuta, volevo vederti. Quando sono tornato a casa la sera in cui Harris ci ha presentati ho parlato di te al mio coinquilino e ora eccomi qui a baciarti, non potevo desiderare un inizio di anno migliore...."
Arrossisco leggermente, guardo in basso, non so cosa dire....sembra sincero....non posso non pensare che non sa che ho baciato suo fratello, mi chiedo come la prenderebbe, poi penso che per ora non importa, rimaniamo a parlare e a baciarci come due adolescenti, mi chiede qual'è la mia storia, mi dice che mi vuole conoscere meglio.....ah probabilmente è imbottito di alcool anche lui.
Sto per dirgli che non è nulla di che quando si spalanca di nuovo la porta di casa mia.
Non è Johnny haimè...molto ,MOLTO PEGGIO.
Ricardo mezzo addormentato e in mutande....IN MUTANDE...esce fuori ed inizia ad urlare con un fortissimo accento portoghese :"O DENTRO O FUORI, CI CI CI A CIARLARE COME UN ADOLESCENTE SOTTO LA MIA FINESTRA, DENTRO O FUORI, PORTATELO IN CAMERA. I NEED TO SLEEP, FUCK OFF" e sbatte la porta.
Stavolta Lewis è sconcertato davvero.
Balbetto :" e quello era il mio coinquilino portoghese, lo so....non dire nulla ti prego".
Prima che esce anche Graem lo mando via, torna indietro, mi bacia di nuovo , lo spingo via di nuovo. Mi dice di aggiungerlo su fb, lo cerco velocemente e vedo 2 amici in comune: Harris........e Rick.....eh? ma che è una puntata di Friends? Ora si sentiranno le risatine in sottofondo.
"Rick ?" gli chiedo strabuzzando gli occhi...."Oh si ci siamo conosciuti prima che Harris iniziasse a lavorare con lui, bravo ragazzo, è un tuo collega no?".
Ok no per favore, lasciamo perdere, non è il momento.
Mi corico ancora un pò confusa.
Mi sveglio 3 ore dopo per andare a lavoro e sono un ibrido da uno zombie e un orco di Mordor.
Arrivo a lavoro in anticipo(taxi) , mi siedo nel retro e annego nel caffè, ci piove dentro, mi piove sulla sigaretta , mi piove in faccia...manco me ne accorgo, mi sono appoggiata sul tavolino su cui c'e ancora appoggiata la birra di Lewis della sera prima e quasi mi addormento.
Finisco il turno e sono moribonda, il fisico cede.
Arrivo a casa, trovo messaggi di Lewis, mi vuole rivedere, rimaniamo per l'indomani.

Gli tolgo la pizza dalle mani, la mangio mentre crollo ai suoi piedi sul tappeto, mi apro una birra e ppena si sveglia dal coma etilico ci dividiamo un brownie.
Mi racconta di essersi quasi ammazzato la mattina stessa, aveva scordato di non avere le chiavi di casa ed è uscito....è rientrato dalla finestra, a quanto pare ad un certo punto stava letteralmente penzolando a testa in giù con i jeans incastrati nel gancio in alto. Rido a crepa pelle immaginando la scena.
L'indomani mattina ho davvero DAVVERO BISOGNO di dormire ma non posso, devo andare dal dottore.
Mi trascino alle 9 del mattino nello studio del dottore, per essere civile e gentile mi lavo i denti e la faccia!
Mi accomodo e sembra la versione inglese del mio medico di base a Modica. Ma che palle , ma dov'è il famoso staff alla Grey's Anatomy?
Lasciamo stare, mi fa alcune domande e in pochi secondi mi sento come se fossi ad un interrogatorio con un poliziotto nazista.
è freddo, diretto, non si perde in battute, non sorride, forse nemmeno ha i muscoli adatti per sorridere..non lo so...mi prescrive analisi del sangue e mi dice come fare a prendere un appuntamento dal dentista.
E mi manda fuori con una pedata nel culo.
Ma ...ho aspettato mesi per questo momento, poter vomitare tutte le mie ipocondrie addosso ad un professionista...e invece eccomi qui....10 minuti dopo con più domande e volantini di prima.
Devo sistemare questa cosa e subito, non ho più visto tanto castano sulla mia testa dal 2009.
Entro nell'enorme sala del parrucchiere e Elle , la ragazza(ina) con cui ho parlato la settimana prima mi accoglie sorridente e squittente, mi fa accomodare e inizia a passarmi il colore , mi chiede se voglio qualcosa da bere....rispondo no sorridendo, la vedo armeggiare con i miei capelli, ciocche sparute e sfibrate di un orrendo arancione scolorito, mi vedo lo scalpo, intravedo due capelli bianchi........ci ripenso.....non è che hai un gin tonic? Mi guarda....si mette a ridere. NOn ridere
adolescente del cazzo SONO SERIA, SERIAAA.
Mi dice sorridente e felice che ora lascerà il colore in posa per 35 minuti , "is that ok?"....no , non lo è ...risciacqua tutto...ma che cavolo di domande fai? sto pagando per questa roba, certo che lo devi lasciare, anzi lascialo pure un oretta.
Sono acida e incattivita....sono Sansone quando si sveglia la mattina e scopre che quella stronzaccia di Dalila gli ha fatto un carrè...Non sono più io senza la mia chioma. Ella ti prego perdona le mie occhiatacce e fai il miracolo.
Lo fa, dopo 2 ore ho di nuovo i capelli morbidi , lucidi e soprattutto rossi...sempre pochi.
Mi accarezzo la chioma e mi passo le dita tra i capelli lisci...sorrido.....Elle sorride ....mi guardo le mani...me ne sono rimasti ciocche intere tra le dita , come uno che si fa la chemio...sbianco....mi salgono le lacrime agli occhi, Elle mi rassicura dicendo che è normalissimo.
Guardo il telefono e trovo dei messaggi di Lewis, mi aspetta davanti la caffetteria Leaf.
Mi avvio, lo vedo da lontano di spalle, parla con qualcuno...inizio a corrergli incontro emozionata.....mi blocco, mi prende un colpo , mi nascondo in un negozio, il primo aperto che trovo.
Una commessa mi accoglie e mi chiede se può aiutarmi, la guardo con gli occhi di fuori :"Che cazzo ci fa Harris li?" mi guarda senza capire, le chiedo scusa ed esco.
Vado incontro al mio destino.
Fortunatamente Harris sa, gli ho mandato un sms la sera prima, ne abbiamo parlato, in poche , pochissime parole gli ha detto che non gli importa. Lo so , lo ben so...l'ho notato quando hai iniziato a fare il giochetto alla Rick e mi hai iniziato a spingere sempre più lontano.
Harris mi saluta velocemente e va via, Lewis...inconsapevole mi viene incontro sorridendo e mi abbraccia felice, è proprio alto e ha davvero degli occhi azzurrissimi.
Con la luce del sole mi rendo conto che ha del rosso nei capelli e nella barba....uhm....colorito bianchissimo e qualche lentiggine...questo secondo me è mezzo irlandese.
"lewis ma non è che sei irlandese?"..."Per metà",.....ecco. "e una parte inglese, ma il mio cognome è scozzese.".....Bum ...ho fatto il colpo dell'anno. In una botta ho baciato tutto il regno unito.
Entriamo e mi paga un caffè, ci sediamo in fondo...accanto al tavolino in cui 2 mesi fa esatti sedevo di fronte a Rick, inconsapevole del gioco orrendo in cui mi stavo infilando.
Ma stavolta è diverso, Lewis mi stringe le mani, non mi stacca gli occhi di dosso, mi bacia....siamo cosi impegnati a piccionciare che non ci accorgiamo della povera cameriera che ci guarda imbarazzata e non sa dove poggiare le tazze.
Mi sento a mio agio, non so come dirgli di Harris....glielo dico e basta.
Mi guarda un pò preso in contropiede, non sembra ne felice ne incazzato...non saprei descrivere...ci pensa su un pò e poi mi guarda come se non importasse :"Non mi importa cosa è successo nel passato"...Oh beh bene allora io andrei avanti saltando il capitolo Rick se siete tutti daccordo, grazie.
Si fa tardi , mi lascia a lavoro, mi stringe le mani e mi bacia appassionatamente davanti la porta del ristorante.
Entro tutta rossa in faccia, è un turno lento...Jade e Fiona mi chiedono come è andata, mi consigliano di dare una chance al ragazzo... Finiamo il turno presto e vedo che ho dei messaggi di Lewis .
Improvvisamente ho voglia di vederlo ma reduce dalle volte in cui Rick mi faceva sembrare inappropriata sono restia a chiederlo. sono le 10 di sera e lui è già a casa.
Mi butto, glielo chiedo, mi manda dei sorrisi e mi dice di scrivergli quando stiamo chiudendo.
Allora non ero pazza io, allora è questo che si fa quando ti piace qualcuno.
Non si trovano scuse come "il mio coinquilino ha lasciato le chiavi in casa, il gatto della mia amica deve mangiare, Venere non è ancora nella casa dello Scorpione."ASPETTA GENNAIO.
Il mio manager chiude la porta, dopo l'ultimo biiip dell'allarme mi chiede se voglio un passaggio, gli dico che aspetto qualcuno e sorridente mi chiede "Per caso il fratello di Harris?" e si allontana ridendo....ecco forse non erano tutti cosi ubriachi quella sera.
Mi accoccolo sullo scalone del ristorante con il solito sacco di scones e la una pizza bruciacchiata che ho salvato all'ultimo prima che venisse buttata.
Dopo 10 minuti arriva , alto, con il suo cappotto grigio a cui mancano due bottoni e quel cappello di un colore indefinito che ha trovato allo studio di registrazione in cui lavora.
Mi abbraccia e mi bacia come se non avesse pensato ad altro.
Ci incamminiamo verso casa mia e da gentleman mi toglie tutte le buste dalle mani e se le carica lui.
Una volta in casa lo faccio entrare, gli dico di non guardare, gli tiro giu il cappello, casa mia è nel pieno dell'autogestione....le mie scarpe sono pronte per la presa della Bastiglia.
Tipo diavolo della Tazmania infilo tutto sotto il letto e nei cassetti, mi giro e lo vedo che mi fissa divertito.
Oh cielo.
Dorme da me, parliamo fino alle 3 dl mattino, mi guarda mentre entro ed esco dal dormiveglia, mi accarezza i capelli e mi dice "Sei distrutta, dormiamo un pò "...mi abbraccia e mi dice che se mai sarò di nuovo in difficoltà come in questi mesi o mi dovessi sentire sola lo posso chiamare.
è tutto molto tenero , ma faccio no con la testa, non voglio, non lo userò come terapista...me la cavo da sola , me la posso cavare da sola.
Sono arrivata fin qui da sola e cosi voglio continuare.
Improvvisamente mi rendo conto che , si , è protettivo , un suo abbraccio mi avvolge dle tutto e si offre di essere li nel momento del bisogno ma per la prima volta in vita mia non devo essere salvata, la mia vita mi piace così com'è. Non voglio vivere aggrapapndomi a lui, voglio solo conoscerlo piano piano senza fretta.
Non sono più una principessa disney in difficoltà.
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