venerdì 16 gennaio 2015
La dolorosa selezione naturale ...
Poco fa, pochi secondi fa Lewis è uscito da camera mia e dalla mia vita!
Sono seduta sul mio letto, rannicchiata , non smetto di piangere.
Sta accadendo tutto in fretta e forse è meglio così.
Faccio quello che in momenti in cui mi sono sentita persa mi ha aiutata, mi siedo al pc e mi accendo una sigaretta.
Non fumo da 2 settimane, il sapore del tabacco sa di casa, ha l'odore dello studio di mio padre, ha un odore affumicato.
Sa di Lewis...
Non piango più.
Non ho visto Lewis per qualche giorno perchè stava preparando un esame...ho letteralmente solo ed esclusivamente lavorato.
Grazie a Dio ho il lavoro al ristorante.
Oggi primo giorno libero in una settimana, mi alzo pigramente, pigramente mi preparo la prima di una lunga serie di tazze di tea verde, pigramente guardo un film alla tv e alla fine mi arrendo e vado a farmi una doccia.
Lewis mi scrive proprio quando decido che possono andare tutti al diavolo.
Vuole vedermi, viene da me.
Mi fa piacere, si sono ancora confusa per Rick ma diciamoci la verità non è che mi abbia bombardata di sms da quando è tornato in città tre giorni fa, forse devo solo lasciarlo indietro e accettare che questa nuova persona nella mia vita mi da molto di più.
Lewis mi scrive che è quasi arrivato, poco dopo mi suona di nuovo il telefono.
Rick.
Oh per l'amor di Dio.
Ma stiamo scherzando? Aspetto da giorni un segno di vita e decidono di darmelo nello stesso quarto d'ora?
Chattiamo per un pò di banalità e mentre Lewis bussa alla porta d'ingresso, Rick scrive:"Ti va di bere qualcosa assieme stasera?".
No vabbè....ma...tutti nello stesso giorno?????
Mi alzo per lo shock e la fretta, inciampo e casco a terra...rido inizio a ridere come un isterica.
Sembra un telefilm, sento che da un momento all'altro partiranno le risatine.
Vado ad aprire la porta, lo faccio accomodare e metto il silenzioso al telefono.
Non so che fare. Letteralmente.
Ma a quanto pare le cose vanno come vogliono.
Come devono...
Lewis non mi abbraccia, non mi bacia, si siede sul mio letto, mi dice che vuole parlare ma io sono serena.
Non mi sento mai in pericolo di essere ferita con lui.
Appoggia la schiena al muro e inizia a guardare un punto non ben definito del mio pavimento.
"Ho avuto modo di pensare in questi giorni"...mi dice con la voce cupa, lo guardo sorridente, so che è insicuro , so che ha casini in testa ma non so quello che sta per dirmi.
"Mi serve spazio".
Il cuore mi affonda di qualche cm.....ok, calma....forse è meglio così...forse anche io...
Inizia a spiegarmi che si deve dare una sistemata ai pensieri, che in questo momento non può farlo con me accanto, che si sente un folle e che forse è un errore ma non può vedermi più...
Più parla più il mio sorriso svanisce, lentamente.
Capisco tutto quello che dice, non sento nessun sentimento di odio o ingiustizia, è strano , mi inizio a sentire sempre più triste.
Lo vedo onestamente infelice mentre mi dice tutte quelle cose....
Lo faccio parlare, per 10 minuti parla solo lui.
Smette.
"Capisco", gli dico......poi mentre parlo mi si rompe la voce, e due lacrime enormi mi escono dagli occhi, vedo il panico nei suoi occhi, cerco di trattenermi ma non funziona.
"Tutto quello che dici è giusto ed è gentile da parte tua non volermi fare male mentre cerchi di rimettere insieme i pezzi della tua vita ma....."e scoppio in singhiozzi.....non riesco a non pensare al pomeriggio del suo compleanno...io e lui che mangiamo il cupcake, lui che mi bacia ancora sporco di cioccolata, la mattina in cui mi porta dal dottore e sta ad abbracciarmi da starbucks , parlando con me e facendomi ridere anche quando non avevo nemmeno la forza di sorridere....la notte di capodanno in cui mi riaccompagna a casa e cammina per mezz'ora in più solo per assicurarsi che arrivo sana e salva.
"Capisco tutto, ma non sono un bambolotto con cui si può provare e poi se non funziona si mette di lato..se sapevi di non essere pronto perchè ti sei avvicinato a me?"
Mi abbraccia, mi spiega ancora e io per quanto triste non riesco ad arrabbiarmi.
"Ok Lewis, capisco ....".
Lo abbraccio, gli piango sulla maglietta, gli chiedo scusa e gli chiedo di andare via prima che la comprensione lasci il posto alla disperazione immotivata e inizi a pregarlo di restare, gli dico che se avessi la certezza che lui è la persona giusta farei di tutto pe fargli cambiare idea, che combatterei per lui...ma che non posso ...perchè c'è quest'altra persona...perchè non so se effettivamente finirei con il farmi male mentre lui si rimette in sesto....perchè non so se stare con me gli farebbe più male che bene...
Mi abbraccia, mi stringe le mani , "Im sorry Rafi"....."Me too Lewis...Thank you for everything".
Mi blocca , "non ringraziarmi, sei una delle persone più dolci e gentili che abbia mai avuto la fortuna di incontrare."
Scuoto la testa mentre mi escono ancora lacrime, gli prendo il viso tra le mani e lo guardo in quegli occhi azzurro mare..."No, grazie per essere stato il primo posto sicuro in mesi di totale solitudine e paura, grazie per esserti preso cura di me e avermi preso per mano in giorni in cui sarei stata ancora più sola e spaventata".
Non dice nulla, mi guarda disperato.
Mi abbraccia e improvvisamente non ce la faccio....Improvvisamente lui è Alex e io sono la vecchia me e siamo in Italia e il dolore è estremo, i nervi sono di nuovo scoperti e le vecchie ferite si stanno riaprendo e non lo posso permettere.
Lo allontano gli chiedo di andare via.
Si alza e si mette il suo stupido cappotto grigio, mi alzo in piedi sul letto...unico modo per essere faccia a faccia con lui,..
Lo abbraccio di nuovo.
Si allontana, mi guarda di nuovo triste, sposto gli occhi sulla mia scrivania e vedo la candelina del suo compleanno, gliela dò...
"è la tua candela, la tua torta, il tuo compleanno...il tuo desiderio...."
La prende, non dice nulla, esce...
E io mi siedo sul mio copriletto e inizio a piangere....
Piango così per un pò senza capire bene cosa stia succedendo, se è un bene o il peggior errore.
Se la persona che è uscita da questa stanza era una di quelle che sono solo di passaggio, che incontri solo perchè hai bisogno di loro per un pò, che a un certo punto devono andarsene per fare posto ad altro....
O se è una di quelle persone per cui vale la pena combattere, una di quelle persone che ha solo bisogno di essere amata incondizionatamente per rimettere insieme i pezzi .... Pezzi che qualcuno più grande e più cattivo di me in passato ha frantumato.
MI chiedo se è la persona che ero io fino a qualche anno fa...
Prendo il telefono cercando il conforto di voci amiche e trovo l'sms di Rick che mi chiede di vederlo alle 20:30 in centro.... Scrivo di si .
Lo incontrerò stasera.
Forse questa è la selezione naturale di Darwin, forse c'è un motivo per cui Lewis è uscito lo stesso giorno in cui Rick sta provando ad entrare...
O forse no.
Forse è tutto casuale...
Ma devo credere che un motivo ,dietro tutto questo caos, c'è!
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