venerdì 20 marzo 2015

Demi Moore e Ashton Kutcher

"Prego ha un documento?"
Guardo la ragazza dietro la cassa....La fisso con uno sguardo alla "Ti ringrazio tesoro ma ne io, ne tu ne il tuo capo possiamo negare che ho più di 18 anni".
"Ha un documento!?"
La biondina si è spazientita .
"Al right al right" farfuglio e inizio a ravanare dentro la borsa, dopo 10 ore esco la patente, la guarda, io guardo lei.
Decide che 1986 è una data abbastanza lontana nella storia da permetterle di vendermi la fottuta bottiglia di vino e mi lascia passare, diciamoci la verità ....nelle ultime settimane mi son sentita come se fossi nata nel 1986 a.C.
Non scrivo da un mese e più, no scrivo perchè scrivere vorrebbe dire sedermi al pc, litigare con 896 virus che ormai abitano nel mio pc, ma soprattutto vorrebbe dire fermarmi a pensare e calcolando che mi sono sentita come se avessi avuto un tornado in testa , non è stata un opzione per un pò.
Se non ricordo male l'ultima volta scrivevo di Sam, lo chef con sbalzi di umore, più piccolo di parecchi anni...ok , Raffaella forza e corggio , dillo, più piccolo di 7 anni...che mi chiese di uscire.
Beh ...ci sono uscita...e non ho più smesso.
Chiudo gli occhi e provo a pensare alle ultime settimane , mi vengono in mente flash di scene e una generale sensazione riassumibile con un "Ma che diavolo sta succedendo alla mia vita?"
MI viene in mente la prima sera, il primo appuntamento.
Io ferma , congelata e con poca voglia di campare, alla chiesa bombardata.,ironico...dove Rick mi dava appuntamento.
Ricordo di aver passato lì 10 minuti a chiedermi perchè diavolo avessi detto di si, cosa diavolo avrò mai da dirmi con uno chef di 22 anni che parla poco e quelle poche volte che lo ha fatto, a lavoro, era per cazziarmi .
Ed improvvisamente eccolo lì che attraversa la strada.
"Mmm carino..molto carino" mi trovo a pensare.
MI si avvicina, non mi sfiora ma ormai ci sono abituata , 2 mesi di guerra fredda con Rick e potrei sopravvivere nella steppa russa senza maglione e sciarpa.
Ci avviamo verso un pub e dopo un pò mi rendo conto che è nervoso da morire....mi fermo stupita, dove è andato a finire il ragazzo arrogante e di cattivo umore ?
è ancora nei paraggi a quanto pare perche quando da 20 sterline alla cassiera e quella ci paga sia il mio drink che il suo lui la guarda in cagnesco e mi chiede con un ghigno "Perchè diavolo ha dato per scontato che ti avrei pagato da bere?
Roteo gli occhi :"Oh per l'amor di Dio, Sam, siamo ad un appuntamento , fingi galanteria e tagliala".
Mi sorride e invece di dire qualcosa di sdolcinato e romantico mi dice "Shut up Rafi" e  mi trascina fuori a fumare.
Con mia enorme sorpresa è facilissimo parlargli, chiaccheriamo di cose che non ricordo  e dopo un paio di bicchieri sono sbronza....mi confessa che era così nervoso all'idea di uscire con me che prima di venire qui si è scolato mezza bottiglia di Wiskey,.....annamo bene .
QUalcuno inzia acantare una sdolcinata canzone acustica, la luce e soffusa, siamo ubriachi e abbracciati.....lo guardo ammiccante egli chiedo :"Saaaam, ho una domanda..." rotea gli occhi finto annoiato e mi interrompe:"Cosa? Vuoi chiedermi se ti bacerò stasera?".....SBarro gli occhi, gli do una leggera manata sulla spalla e gli dico ,presa in contropiede :"Razza di cafone, si ,era questa la domanda ma sti cavoli onestamente...non elemosinerò un bacio....ho passato un mese cos' con quel pirla di Superman non inizierò di nuovo con te" e mi rituffo tra le sue braccia.
Dopo qualche secondo mi chiama per nome, alzo di scatto la testa e mi da un lungo bacio a stampo, e un altro ancora e noto con piacere che bacia bene e noto anche una cicatrice sul labbro, che sale fino al naso....mi rendo conto che è nato con il labbro aperto...nota che lo fisso e si gira infastidito , alla fine mi spiega che alla nascita aveva tutto il palato aperto e il labbro in due....mi guarda come se dovessi alzarmi urlando da un momento all'altro..
Oh Sam...se questo è tutto quello che hai da nascondere allora sono in una botte di ferro.
Torno a casa sbronza e piacevolmente stupita.
L'iNon ricordo bene cosa sia successo nei giorni seguenti, ricordo un orrendo virus intesinale che mi ha ridotta mangiare riso in bianco e bere thè verde per una settmana, ricordo la sua faccia ancora stropicciata per il sonno quano entra a lavoro emi chied se sto bene, la sua espressione preoccupata, lui che sale nella stanza dello staff mentre io sono scossa dai brividi di febbre e sono rannicchiata sulla sedia con le guance rosse egli occhi lucidi.
Ricordo lui che mi si avvicina e mi chiede di uscire di nuovo non appena sto meglio elui che mi bacia nonostante sia brutta stanca e malaticcia, ricordo la sensazione di calore nel senire che finalmente a qualcuno li frega qualcosa dime.
Nei giorni seguenti lavoro anche se sto male ecerco di rilassarmi nei giorni liberi, per San Valentino mi chiede di uscire di nuovo, gli dico di si, mi alzo dal letto e svengo in cucina…mi riprendo con Faye che mi guarda preoccupata e mentre sono sdraiata sul pavimento accanto al secchio dell’immondizia gli scrivo che sto male di nuovo.
M Infilo in un autobus  e tremolante vado  all Walk in Centre, una specie di pronto soccorso di cui di pronto e soccorso non si vede l’ombra. Lo stesso in cui mi aveva trascinata Lewis quando ero malata e raffreddata ed eccomi con una provetta per l'esame delle urine chiusa in bagno…mi guardo allo specchio..sono uno straccio mi sento come se avessi Pumbaa dentro lo stomaco, ma che dico…mi sento come se stessi provando a digerire l’intero cast del “RE LEONE” e mi sento infelice…..sola….mi manca Lewis ….Singhiozzo nel bagno , come ci sono finita qui? Eccoli i miei sogni di gloria…gi ù nel cesso insieme alla colazione e alle promesse di Lewis….stronzo, maledetto animale mi aveva promesso che sarebbe stato li per me e invece non lo sento da quel’infelice pomeriggio nella caffetteria.
Esco mi asciugo le lacrime e mentre torno a casa stufa marcia mando un altro sms a Sam, gli dico di vederci. Al diavolo non passerò San Valentino chiusa in casa a vomitare.
MI porta al Django’s Reef. Tutto fuorchè romantico….uno di quei locali sotto il livello della strada,
in cui il pavimento, i tavoli e i divani sono appiccicosi, la musica è ad alto volume e il livello di romanticismo è pari a quello che troveresti nei peggiori bar di Caracas.
Ma mi va benissimo, mi va bene che non sia sdolcinato, mi va bene che non si sia presentato con un mazzo di rose e tante promesse..
Ricordo di aver tracannato litri di White Russian, ricordo lui che mi abbraccia, stringe e afferra per un fianco , ricordo lui che mi guarda intensamente e mi dice che gli piaccio sempre di più e che anche se le cose non andranno bene tra noi vuole esserci per me.
Sbarro gli occhi e gli tappo la bocca, faccio no con la testa :”taci, non dire un'altra sola parola, non dire che ci sarai per me e non dire che sei il tipo di ragazzo che difficilmente chiede a qualcuno di uscire, stai zitto sam, non dire che non sarebbe solo sesso, non ….dire….altro”
MI guarda confuso. Lo guardo stanca,gli devo qualche spiegazione, gli spiego velocemente che altri prima di lui hanno detto quelle cose , che non serve , che non fa nulla,che non ho bisogno di chi sprenda cura di me, che non ho aspettative e che su carta ci sono più probabilità che inizio a piover unicorni che funzioni tra di noi ma che va bene così perché quando sono arrivata a Liverpool avevo tante teorie e mille buoni propositi e dopo 4 mesi, 2 raffreddori, 2 relazioni sbagliate e un virus non avevo più nessuna teoria e nessun bisogno di parole dolci.
Mi guarda con dolcezza e mi stringe e mi bacia, sono piuttosto sicura che non abbia capito un cazzo ma chi se ne frega.
Nelle settimane seguenti dventiamo la nuova storia romantica del ristorante, tutti sono gentili e chiedono come va, felici che io abbia avuto il mio lieto fine, siamo i nuovi Romeo e Giulietta….solo che nessuno sembra ricordare che i due crepano romanticamente e che Giulietta aveva 17 anni e un pozzo di soldi. Io ne ho 28 e  sono morta di fame.
Ed arriva la festa dello staff, Sam non è mai andato e io non so che cazzo mettere, dopo giorni di ricerca riesco a mettere assieme un outfit accettabile.
Ci vediamo da me, lui sta benissimo, capelli stile anni 50 e cappotto nero, lo guardo meglio …è
davvero un bel ragazzo….Arriviamo al locale e sono già tutti li, sbronzi, pochi bicchieri di vino e li raggiungo.
Passiamo una bellissima serata , io metto insieme un piccolo fan club di lavapiatti rumeni e indiani che non mi spiccicano gli occhi di dosso, ricordo una conversazione con Harris in cui mi dice qualcosa come “lewis è mio fratello , gli voglio bene, ma ho perso ogni rispetto per lui dopo che ha inziato a vederti senza dirmi una parola” ricordo le lacrime che iniziano a rovinarmi il trucco al solo sentirlo menzionare, ricordo Harris alzarsi e ricordo lo sguardo feroce di Sam che ci guardava, e ricordo Sam chiedermi perché cazzo Harris mi stesse toccando la gamba…lo guardo confusa e ubriaca e mi rendo conto che è geloso..ma geloso marcio…sensazione nuovissima per me, lo calmo , si calma, continuiamo la festa. Dopo l’ennesimo bicchiere di vino decide che sono abbastanza sfatta e compra patatine e pizza take away, mi infila in un taxi e andiamo a casa mia e ricordo poco e niente.
Le giornate passano così, tra giorni liberi passati a mangiare alla caffetteria vicno casa, passeggiate per negozi o al parco e serate a bere insieme.
Ma mi sento stanca, sempre più stanca, non riposo più e lavoro sempre, il corpo è sfinito e la mente pure.
Non posso fare a meno di notare che ha solo 22 anni, io me ne sento 46 a volte.
L’insicurezza mi divora…quanto gli ci vorrà prima di guardarmi e realizzare che sono vecchia?
"Fottuto Ashton Kutcher."
“Sorry?” alza il sopracciglio e posa la forchetta accanto al piatto..
Ma si…Ashton Kutcher..che dopo anni a spergiurare che amava Demi Moore ha preso e l’ha piantata per quella stronza di Mila Kunis…solo perché era più giovane…
“Ma di che cazzo stai parlando RAfi?”
Controllo su google…ok….avevano 12 anni di differenza…7 non sono nulla in confronto….mi rilasso e riprendo a mangiare il mio cheeseburger…lui scuote la testa e  finisce le patatine.
Finita la cena andiamo nel bar difronte e lui si scola una bottiglia di vino, parliamo, litighiamo, facciamo pace, le discussioni nemmeno le conto più, ma nonostante tutto ci vogliamo, ci cerchiamo e siamo più felici assieme che separati e la verità è che non ci sono abituata e nemmeno lui.
SAAAAAAM WHAT THE FUUUUUCK?Gli urlo dietro mentre si sgancia dalla mia mano e corre verso un aiuola con degli enormi narcisi....fa per raccoglierli ma una macchina si ferma accanto e gli urla qualcosa, lui , ubriaco perso, scoppia a ridere esilarato e gli urla dietro qualcosa.
Lo afferro...tutto questo è nuovo, solitamente sono io quella ubriaca da riportare all'ovile.
"Irlandese del cazzo" farfuglia mentre inciampa sul marciapiede.
"Irlandese ??MA...Sam per Dio stai attento non puoi urlare così alla gente"
"e che fa ? Al massimo mi tira delle patate addosso"
"..patate?OK lascia perdere ATTENTO AL GRADINO".
Ed eccomi qui....con accanto la sua carcassa...a scrivere dopo settimane, a chiedermi cosa diavolo ne sarà di me...e a chiedermi se non mi sono semplicemente infilata nell'ennesima tragedia preannuciata.
Magari non saremo i nuovi Romeo e Giulietta, ma di sicuro non voglio finire come gli attuali Demi e Ashton,